Originariamente le Consolations S 172 sono composte da sei brani. I primi cinque si adattano molto bene alla sonorità dell'arpa, e offrono l'opportunità di non snaturare il testo originale risolvendo la trascrizione con poche modifiche relative alle sole asperità tecniche e cromatiche. La cura del suono in rapporto alla resa timbrica dell'arpa è stato elemento centrale del lavoro svolto; sono state quindi approfondite e valutate le diteggiature più adatte a rendere naturali e fluidi sia i fraseggi, sia i suoni legati, questi ultimi piuttosto difficoltosi da produrre su uno strumento a pizzico.

I problemi di risonanza, che sul pianoforte non sussistono, sono stati risolti attraverso l'inserimento di smorzati totali o parziali. Le principali problematiche emerse hanno riguardato i passaggi cromatici difficoltosi e le modulazioni a tonalità lontane che, in alcuni momenti, necessitano del cambio di molti pedali, con il rischio di produrre rumori. Tali questioni sono state risolte attraverso un'attenta disposizione dei pedali e dei suoni enarmonici. Questo però non è stato possibile nel sesto brano delle Consolations, che a causa di un tipo di scrittura troppo cromatica, che non si presta all'arpa, avrei dovuto trascrivere snaturandone i contenuti, per questo motivo è stato escluso dalla presente raccolta.